Decreto Rilancio e Superbonus al 110%, un altro “Italian Job”?

Il modo di dire, preso a piè pari dall’omonimo film e dalla visione che qualche volta di noi italiani si ha all’estero, riporta a quel modo di fare a metà strada tra l’intelligente (oggi “smart”…) ed il furbetto e che, passateci il termine, non ci fa onore né si avvicina alle abitudini civili e corrette della stragrande maggioranza degli abitanti del Bel Paese.

Ecco che questo “Cattivo Made in Italy”, però, ci sfugge di mano e va ad insediarsi nelle menti di quelle culture – magari più castigate e ligie al dovere – che ci annoverano senza possibilità di replica tra gli esempi Europei da evitare come la peste.
The Italian Job, il “lavoretto all’italiana”, tratta infatti di furbizia, astuzia e creatività, ma anche di illegalità, azioni e tradimenti senza etica.

Atteggiamenti “border line” nei quali, sarebbe ipocrita non dirlo, molte persone che incontriamo nella nostra quotidianità si rispecchiano tronfi, cavalcandoli quasi fosse un vanto e non un problema.
E da qui i mille cavilli, le interpretazioni molto spesso “fiabesche” di regole e leggi, la imperitura ricerca della strategia vincente, del piano B, della scorciatoia. Anche quando non serve, anche quando non ha senso.

Ma che c’entra tutto ciò con il Decreto Rilancio appena varato? Cosa c’entra con il 110% di deducibilità delle voci di quel decreto?
Beh, noi tutto questo lo abbiamo già vissuto al tempo degli incentivi per il fotovoltaico, dove installatori fantastici spuntavano da sotto le pietre e con la scusa di “sfruttare lo Stato canaglia”, di fatto propinavano di tutto e di più agli ignari, ma complici, clienti.

Un atteggiamento controproducente alla lunga, ma che ripagava nell’immediato il furbetto di turno che infinocchiava il cliente illudendolo con fantomatici guadagni, bollette sottozero e rendite imperiture.

La responsabilità (come sempre) è da dividere in parti uguali: formarsi ed informarsi non è solo un diritto, è un dovere di chi acquista. Di “gratis”, nel mondo e nell’economia che viviamo, non c’è nulla. Mai. Senza se e senza ma. Non ci sono posti al sole che gli altri non vedono, non ci sono offerte gratis solo per te, oggi, ora.

Non ce ne vogliate, ma meglio un cliente in meno, che un illuso in più.

Più di venti anni fa, abbiamo scelto di non mischiarci, di non confonderci con una serie di atteggiamenti e metodi che poco avevano a che fare con ambiente, tecnologia, rispetto e vantaggio. Lo abbiamo fatto con coscienza e serenità, consapevoli che avremo fatto numeri più piccoli e sinceri, ma che col tempo quei numeri sarebbero stati costanti ed in crescita.
Perché si sa, che certe cose alla lunga pagano.

“I cavalli di razza si vedono al ritorno”, diceva l’allora Direttore Tecnico in UCNET, oggi in pensione.
E “Zietto” aveva ragione, forte dei suoi anni e della sua esperienza.

Oggi ci rivediamo in quel momento storico: uno strumento valido (a chi non piace l’idea di ricevere indietro il 110% di ciò che compra o addirittura cederlo a chi fa le opere senza anticipare dei capitali?), proposto in modo semplicistico e romanzato, perlopiù inventato (visto che ad oggi il Decreto Rilancio è approvato, ma mancano i Decreti attuativi ed i chiarimenti in merito a diversi punti sono ancora da strutturare – come ad esempio la gestione della cessione del credito agli Istituti di Credito, appunto.

E così uno strumento potente, di rilancio vero non solo per l’economia, ma soprattutto per l’ambiente e l’impatto che la nostra razza ha su questo pianeta e questa nazione, viene svilito da venditori senza scrupoli alla ricerca del click facile e della lista “polli da spennare” sempre più lunga.
Che poi le indicazioni siano imprecise, le prospettive poco chiare – o peggio – delle vere e proprie bufale, questo non importa.

Perché il Cliente (quello che ha sempre ragione solo nei cartelli dei bar, e manco in tutti) scopre tutto sempre alla fine. Capisce la verità durante il viaggio. Se sceglie la strada azzardata, poco chiara anche a chi gliela spiega, facilmente si perderà.

Il cliente deve scegliere noi? NO!

Il cliente deve fidarsi e basta? ANCHE MENO!

Il Cliente (quello con la C maiuscola) deve solo capire che nel mercato esistono soluzioni per tutti: per quelli che vogliono seguire passo passo ogni progetto, per quelli che vogliono affidarsi a professionisti che li tutelano perché fa parte del loro mestiere, per quelli che vogliono avere pochi pensieri e risultati certi, scritti e firmati con responsabilità. Ma anche per quelli che vogliono vivere una realtà fiabesca fatta di “non ci eravamo capiti”, “io non le ho mai detto così”, “non è colpa mia”, “lo stato ha cambiato idea”, “sono finiti i soldi”.

The Italian Job funziona sempre con più di due attori, non c’è solo il furbo ed il truffato: ci sono il furbo, colui che si crede furbo, il truffato, il complice, il traditore e quello che alla fine scappa col malloppo. In genere chi credeva di essere il furbo non ne esce mai bene, almeno nei film.

Il Decreto Rilancio è uno strumento prezioso, da utilizzare con coscienza e capacità, che offre tutele e risultati, ma pretende chiarezza, legalità e serietà da parte di tecnici, operatori, imprese e cliente.

Questo strumento può riportare le aziende italiane in fase, far concludere bene a tutti un anno iniziato “malino”, è vero. Ma soprattutto può portare le abitazioni degli italiani ad essere energicamente più efficaci, portando risparmi che avranno effetti per decenni sulla qualità di vita e sul portafoglio delle famiglie e che consentiranno alla nostra nazione di rispettare accordi internazionali, impattare meno e meglio sull’ambiente, migliorare le condizioni di tutti, a prescindere dal reddito e dalla “capienza fiscale”. Perché il pianeta è di tutti in egual misura e ognuno dovrebbe poterne godere in base alla sua volontà e al suo impegno, economico o meno che sia.

Per questo utilizziamo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, con la maestria che sappiamo di avere e con etica, senza scorciatoie inutili ed illegittime e con un occhio all’ambiente, al rispetto reciproco e agli equilibri globali. Non solo non ci farà male, ma potrebbe addirittura fare del bene, a noi e a voi.

Se vuoi scrivere la trama con noi, siamo a tua disposizione, ma senza furbizia. Perché non serve.

 

CONTATTACI