Dobbiamo ammetterlo, stavolta abbiamo giocato sporco, usando un titolo sensazionale per spingervi a fare una cosa che sempre più di rado si fa in rete: andare oltre la prima lettura superficiale, il primo articolo che parla di un determinato argomento. Il motivo è semplice, internet offre una miriade di informazioni e, se da un lato abbiamo l’opportunità di approfondire tantissimi argomenti, dall’altro siamo bombardati da ogni genere di contenuto.

Le rinnovabili, in Europa come nel resto del mondo, continuano a crescere. Aumentano installazioni e investimenti in tutto il pianeta, la qualità dei sistemi è in continuo sviluppo ed i prezzi sempre più alla portata di tutti. Spesso però, quando parliamo con potenziali clienti, ci rendiamo conto del fatto che esiste un nutrito gruppo di teorie o principi legati al fotovoltaico che non hanno alcun riscontro scientifico, ma che, proprio perché molto diffuse, possono sembrare valide e affidabili.

Tante sono le domande che si basano su queste informazioni e capiamo perfettamente che sia meglio togliersi ogni dubbio prima di fare un investimento che incide sul bilancio familiare e sulle abitudini di vita di tutta la famiglia.

Abbiamo riunito le affermazioni più frequenti ed ecco a voi i 5 miti da sfatare sul fotovoltaico!

Immaginiamo per un momento che per noi l’autoconsumo non sia la principale motivazione per installare un impianto fotovoltaico. In effetti, all’epoca dei primi “conto energia”, la quota incentivata per ogni kWh prodotto era molto più alta di quanto sia attualmente con il solo scambio sul posto. È anche vero, però, che il costo di un impianto era decisamente più elevato, i pannelli avevano tecnologie meno performanti – e quindi un rendimento inferiore – e che oggi abbiamo la possibilità di usufruire delle detrazioni del 50%. Di fatto quindi il fotovoltaico, sia in termini economici che di sostenibilità ambientale (grazie a storage e autoconsumo), è più conveniente oggi rispetto ad un tempo!

Quando si acquista un impianto fotovoltaico, il contributo RAEE (per i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è compreso nel prezzo dell’acquisto. Nel momento in cui si dovrà dismettere l’impianto, sotto i 10 kWp basterà portare i componenti negli appositi punti di raccolta in cui saranno smaltiti e riciclati in maniera totalmente gratuita. Per impianti di potenza uguale o superiore a 10 kWp, i cosidetti “impianti professionali”, ci sono consorzi, come PV CYCLE, Cobat etc., che si occupano della gestione dei componenti dismessi.

Esistono numerose teorie su questo tema ed anche interi movimenti dedicati, ma non esiste alcuna trattazione scientifica o protocollo sperimentale che evidenzi la presenza di materiali nocivi o radioattivi nei pannelli. Per di più i materiali che compongono l’impianto – alcuni di questi sono vetro, plastica, alluminio, polvere di silicio e rame – sono riciclabili per oltre il 90%!

Niente di più lontano dalla realtà, se consideriamo il costo complessivo di produzione e trasporto di materiali e prodotto finito, allo stato attuale bastano dai 2 ai 4 anni di attività per coprire la produzione dei componenti del sistema e, al migliorare delle tecnologie, questo tempo si ridurrà ulteriormente. Contando che i pannelli sono garantiti per vent’anni di attività è evidente che non solo si tratta di un ottimo investimento, ma che la corrente che produrremo sarà più pulita e sostenibile di quella prodotta attraverso fonti non rinnovabili.

L’impianto produce tutto l’anno, in quantità variabile a seconda della presenza di nuvole, pioggia, e del naturale scorrere delle stagioni. E, contro le aspettative, una temperatura troppo elevata (immaginiamo una calda giornata di luglio con poco vento) può essere controproducente: infatti un pannello surriscaldato e con scarsa ventilazione produce meno!

Queste sono solo cinque tra le credenze più diffuse, ma sappiamo bene che non sono le uniche e tutte le domande sono legittime. Per districarsi nella giungla di informazioni che si trovano in rete il nostro consiglio è: quando avete un dubbio chiedete ad un professionista, potreste scoprire che è tutto più semplice di quanto crediate.
Se poi vi siete imbattuti in questo articolo perché state prendendo questa decisione adesso, potete scriverci o chiamare, saremo felici di darvi tutte le informazioni utili per trovale la soluzione più adatta a voi!

VOGLIO SAPERNE DI PIÙ!